In questo blog si parla sempre di mucche, più o meno pazze, più o meno bovine, più o meno umane. Ma vi siete mai chiesti che cosa si intende per mucca, quante e quali sono le razze bovine?
I bovini per antonomasia, di qualunque razza, colore e credo, fanno tutti parte di un'unica specie, Bos taurus, appartenente alla Famiglia dei Bovidi (Mammiferi; Artiodattili; Ruminanti). La Famiglia è costituita da 10 Generi, per una trentina di specie che comprendono bufali, bisonti, yak e compagnia.
Il bovino adulto, cioè di età superiore ai quattro anni è chiamato toro (non castrato) o bue (se "alleggerito" dei genitali), quello di età compresa tra uno e quattro anni castrato è detto manzo, di età inferiore ad un anno è il vitello.
La bovina adulta, cioè di età superiore ai tre anni, o che si trovi oltre il sesto mese di gravidanza è chiamata vacca, se tra uno e tre anni e non oltre il sesto mese di gestazione è una manza, se di età inferiore ad un anno abbiamo la vitella. La vacca che non ha superato i tre anni d'età è anche chiamata giovenca. La vacca destinata alla produzione di latte è la mucca!
Questi ruminanti sono dotati di 3 prestomaci di origine esofagea (reticolo, rumine e omaso) e uno stomaco ghiandolare (abomaso), ognuno adibito a una specifica fase della funzione digestiva. La loro bocca non presenta i denti incisivi superiori; infatti l'osso incisivo del cranio, non presenta gli alveoli dentali, bensì una cresta ossea rivestita da tessuto mucoso chiamato cuscinetto dentale.
Questo apparato gli consente di trarre tutto il nutrimento possibile dalla loro alimentazione vegetale, costituita in prevalenza dal foraggio, ovvero l'erba, il fieno e la paglia oppure l'insilato di mais o d'erba.
I bovini per antonomasia, di qualunque razza, colore e credo, fanno tutti parte di un'unica specie, Bos taurus, appartenente alla Famiglia dei Bovidi (Mammiferi; Artiodattili; Ruminanti). La Famiglia è costituita da 10 Generi, per una trentina di specie che comprendono bufali, bisonti, yak e compagnia.
Il bovino adulto, cioè di età superiore ai quattro anni è chiamato toro (non castrato) o bue (se "alleggerito" dei genitali), quello di età compresa tra uno e quattro anni castrato è detto manzo, di età inferiore ad un anno è il vitello.
La bovina adulta, cioè di età superiore ai tre anni, o che si trovi oltre il sesto mese di gravidanza è chiamata vacca, se tra uno e tre anni e non oltre il sesto mese di gestazione è una manza, se di età inferiore ad un anno abbiamo la vitella. La vacca che non ha superato i tre anni d'età è anche chiamata giovenca. La vacca destinata alla produzione di latte è la mucca!
Questi ruminanti sono dotati di 3 prestomaci di origine esofagea (reticolo, rumine e omaso) e uno stomaco ghiandolare (abomaso), ognuno adibito a una specifica fase della funzione digestiva. La loro bocca non presenta i denti incisivi superiori; infatti l'osso incisivo del cranio, non presenta gli alveoli dentali, bensì una cresta ossea rivestita da tessuto mucoso chiamato cuscinetto dentale.
Questo apparato gli consente di trarre tutto il nutrimento possibile dalla loro alimentazione vegetale, costituita in prevalenza dal foraggio, ovvero l'erba, il fieno e la paglia oppure l'insilato di mais o d'erba.
Esistono molte razze differrenti, selezionate dall'uomo tramite unione di vari esemplari, che si distinguono per dimensioni medie, colorazione del mantello, presenza e conformazione delle corna ecc. Le principali vengono comunemente distinte in razze da latte (25), da carne (30) e a duplice attitudine (30). Ci sono poi una cinquantina di razze minori e zebuine.
Le mucche più note sono la Frisona e la Bruna, largamente diffuse a partire dagli anni '50 a causa dell'alto rendimento nella produzione di latte, fino a 70 litri al giorno per capo.
Le razze da carne danno poco latte, ma sviluppano una maggiore massa muscolare, molto apprezzata dai palati dei carnivori di tutto il mondo. La sfida è sempre aperta tra gli intenditori, Angus o Chianina?
Oggi l'interesse verso le razze autoctone e quelle meno globalmente diffuse è in crescita. Molti sono i progetti per il loro recupero, legato quasi sempre alla valorizzazione di produzioni tipiche locali del territorio rurale.
Molto ancora ci sarebbe da scrive su questi splendidi animali. Se volete saperne di più rimanete collegati al blog!
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